Quando si ha la passione per la fotografia, c'è un momento in cui la casa comincia a raccontarlo. Non solo per le innumerevoli macchine fotografiche gelosamente custodite oppure lasciate in mostra con orgoglio. Non solo per le tracce di camera oscura e per quel cavalletto spesso in giro per casa ed usato con la stessa frequenza di un asse da stiro. La casa comincia a parlare di fotografia quando molti suoi angoli mostrano agli occhi di chi guarda frammenti colorati o bianco e nero di persone, paesaggi, momenti della vita.
Fotografie che ti ricordano non solo cosa ha attirato i tuoi occhi, ma cosa è scattato dentro di te quel nanosecondo prima dello scatto fotografico. Sì, perché la fotografia racconta di mondi interni e mondi esterni intrecciati in una reciproca ricerca.
E proprio dalla fotografia nasce una nuova ispirazione per rinnovare anche in un solo dettaglio la camera da letto. Un capezzale diverso rispetto alle immagini sacre a cui per tradizione siamo abituati.
Una fotografia riprodotta nelle dimensioni 88 cm x 56 cm e con la caratteristica di essere divisa in 9 pannelli rettangolari, ricomposti sulla parete in modo da offrire una visione d'insieme. Ciascuna delle nove sezioni della fotografia è stata stampata con la nostra stampante e utilizzando semplice carta fotografica. Ogni stampa è stata poi incollata su un pezzo di depron (una specie di polistirolo) tagliato nella stessa dimensione. I nove pannelli sono stati incollati su del cartoncino, lasciando tra loro uno spazio di pochi millimetri. Il risultato finale potete vederlo in foto.
Ancora una volta un elemento decorativo per la casa realizzato con pochi materiali, un tocco di creatività ed un significato del tutto personale.
L'immagine è quella un belvedere su una cima innevata a Plan de Corones in Alto Adige. In questo scatto si cela il ricordo della serenità, la meraviglia di un punto di arrivo e l'opportunità di incontro con la spiritualità che è dentro di noi.
Vi piace l'idea di un capezzale diverso? Lasciateci i vostri commenti!
